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lunedì 20 ottobre 2014

Quando la terra comincia a dormire sotto una coperta di foglie leggere... È autunno!!! Idee, giochi, storie a tema! Ed autunno sia!


Laboratori creativi autunnali...
Autunno con gli "zero-tre"! 




Eccoci qui!
Era ora!!!
Produrre post a "vita cittadina" iniziata non è proprio così semplice... Specialmente per chi è disorganizzato come me! 
Ma ce la possiamo fare... Prima che l'autunno finisca!
Questo caldo ottobre di nebbie mattutine e soli inaspettatamente caldi è stato un mese intenso e pieno di novità!
Il nostro "spazio mamme-bimbi" è decollato! I nostri mini laboratori creativi un successone! E i bimbi entusiasti e le mamme... Accompagnate!
Il nostro spazio "mamme-bimbi" autogestito sta diventando sempre più nostro! 

Abbiamo iniziato il laboratorio di Musica con Laboratori Musicali


Ci siamo dati alla pittura...


E ai mini laboratori creativi a tema autunno...


E allora ecco qualche idea-gioco per i più piccini per parlare di autunno!
Vi metterò solo le foto, sono " piccole idee zero-tre" semplicissime  da realizzare e non richiedono spiegazioni!


Partiamo da i funghi con bottoni!
Che divertimento per i piccini! 


Per arrivare al riccio con stuzzicadenti 


Tutto con colori a dita ovviamente!

Fino agli alberi autunnali...


Con colori a dita e foglie vere o con collage di carta...


Lavori singoli e a gruppetti, stesi a terra o a tavolino...
E poi tanti pasticci...


Di cui si va orgogliosi perché si scopre il colore sulla propria pelle...


E sulla pelle della mamma! 
Tra un abbraccio colorato e l'altro (racchiuso in foto dalla mia cara amica Marta Berti... Ex studentessa ormai grandissima!!!) abbiamo letto anche una storiella autunnale a me molto cara, poetica, ben illustrata e che si presta ad infiniti giochi! 
Eccola qui!


Dove i topini prima fanno provviste...


Poi vanno in letargo 


E finite le noccioline Federico, che come provviste aveva raccolto colori, odori e suoni dell'estate e della primavera, "colora" il loro autunno e rallegra il loro letargo! 


E si conclude in poesia! 



Una poesia da imparare e canticchiare giocando a costruire la tana, ad andare in letargo, a ricordare colori e profumi, a preparare cestini con le provviste che amiamo...
Cestini di libri, giocattoli e pastelli... Per disegnare e giocare in una tana fai da te! 

E se il "topino in autunno fa scialli e ricami con foglie dorate strappate dai rami" noi non potevamo essere da meno... E così (ringraziando il caro amico Diego Ravenna per le splendide foto dei bimbi al lavoro!)... Colori autunnali, pigne, rami, foglie e... Pasta di sale! I nostri "zero-tre" divorano tutto... Quindi doveva essere una pasta modellabile commestibile! 
Pronti, partenza e via!!!
Opere d'arte a go go!!!


Liberi di colorare le pigne...
E trasformare le mani in foglie...u




E infine creare la propria opera...


E gridare orgogliosi: Mamma guarda!
Perché l'arte è un modo di dirsi, di raccontarsi...
E ho bisogno di qualcuno che ascolti e condivida! Sempre!

E voi? Come sono i vostri autunni insieme?

sabato 7 giugno 2014

Il Memory delle EMOZIONI "home-made": memorizzare, imitare, riconoscere, scoprire... Giocare Insieme!



Tutto nasce sempre dalla realtà...
Siamo al mare (beati noi!) e non so i vostri  "nanetti" ma il mio Greggy sta perdendo il Santo Pisolino Pomeridiano... 
Se lo si riesce con qualche stratagemma a far avvicinare al letto (riunione di soldati sul lettone-accampamento, battaglia fra draghi sotto i cuscini...) crolla, ma quando si accorge in partenza delle mosse strategiche della Mamma non c'è nulla da fare. Sveglio e attivo e desideroso di tornare in spiaggia ad animare ruspe e betoniere.
Il sole alto in cielo, il fratellino ronfa... Mmmm... "Giochiamo un po' in terrazzo?!"
E così ecco un'idea semplice e fai da te realizzata con l'aiuto della creativa nonna Jolanda... Il memory delle EMOZIONI! (Per le fantastiche cards cercate su www.homemademamma.com... Trovate tantissimo! Davvero una super mamma!)


Come si gioca?

Abbiamo preparato delle semplici cards da memory raffiguranti le emozioni rappresentate da delle Emoticon molto chiare. 
Abbiamo scelto le principali e più semplici da decodificare: Gioia, tristezza, rabbia, paura.
Aggiunto poi alcune tessere più complesse che sono più "stati d'animo": noia, stanchezza, perplessità, dubbio, timidezza, sospetto, stupore, confusione... 
E poi?!
Si gioca come un semplice Memory, ma con una prova in più: una volta trovata la coppia se vuoi guadagnare il tuo punto devi rappresentare l'emozione giusta!
Come?!
Con una statua, con un'espressione, con una parola... Si possono fare tante varianti! 
L'importante è riconoscerla e raffigurarla... Solo allora potrai aggiungere un punto!


Greg e la noia


Greg e la rabbia 


Greg e la paura 

E così impariamo giocando a decodificare e imitare le emozioni... E tra una tesserina e l'altra si chiacchiera: Ma tu quando sei triste? E arrabbiato? E felice? 

Decodifica, imitazione, rappresentazione e narrazione personale! 



Buon Gioco a tutti voi!
E cacciamo la... 



domenica 25 maggio 2014

Tra teatro, fiabe, arte, psicomotricità e gioco...Un'esperienza di bellezza e libertà.

 
 
Un pizzico di arte,
Teatro in quantità,
3 cucchiai di storie e fiabe,
uno spicchio di passione,
 un ciuffo di allegria,
 quattro dosi di fantasia,
2 bicchieri stracolmi di giochi,
un misurino abbondante di pasticci...
amalgamare bene con tanto affetto e sale pestifero,
condire con stupore e coccole,
 aggiungere abbracci senza misurare...
Infine un sacchettino di polvere magica "per ritornare bambini"...
Et voila'!
 

 Il mondo di MammaMagó!



Questo post è pensato per i più curiosi, per mamme in ricerca di nuovi stimoli, maestre appassionate, educatori desiderosi di sperimentare... E per tutti coloro che vogliono saperne di più!

E' tempo di saggi finali, tempo di lezioni aperte e ultimi incontri...
Tempo di osservare i fiori spuntati sul campo e seminati con cura in questo avvincente anno di lavoro... Il settimo anno!

 

IL MIO METODO DI LAVORO
 
 

Perché parlo di un metodo di lavoro? Perché i laboratori teatrali nelle scuole, di ogni ordine e grado, devono poggiare su un pensiero pedagogico e non solo su abilità artistiche. Credo che questa sia una grande mancanza in tanti laboratori in circolazione. Troppo spesso con i bambini e gli adolescenti ci si improvvisa...e avviene sulla loro pelle.

Da dove nasce il mio metodo di lavoro?

Nasce dall’esperienza. Dall’incontro quotidiano con l’animo complesso e misterioso dei bambini e dei ragazzi. Un’esperienza che, grazie al Cielo, si continua ad approfondire giorno dopo giorno nel lavoro con educatori e bambini, un’esperienza che continua sempre più a chiarificarsi. 

Oggi vorrei raccontarvi del mio lavoro con i bambini.


 

Considerare il bambino nella sua globalità – tenendo in considerazione tutti i linguaggi, verbali e non-verbali, in lui presenti, tutti i suoi stati d’animo, le sue caratteristiche, la sua storia – è la grande sfida e l’origine del mio metodo educativo.

Parto da questa certezza: l’avventura dell'apprendere e dell’imparare  avviene attraverso l’incontro con la bellezza, cioè dentro un avvenimento che sia in grado di coinvolgere tutto il bambino, di attrarlo, interessarlo, ,incuriosirlo.  Nell’esperienza (fatta con il corpo, con la voce, con tutta la persona…) tutto l’io è ridestato.  

 

Realizzo per questo percorsi e creo situazioni ludiche (utilizzando prevalentemente giochi-esercizi teatrali e materiali non strutturati) dove il bambino possa muoversi, scoprire, agire, sperimentare e relazionarsi utilizzando il corpo e i sensi. Un corpo a volte dimenticato, usato “distrattamente”, ma così prezioso se ascoltato e messo nella condizione di “poter parlare”.

Utilizzo molto spesso anche le Storie, le Fiabe, le Favole perché li considero ausili preziosi per introdurre al lavoro tutti, anche i più timidi, anche i più scettici. Non ho mai trovato un bambino che non venisse catturato dalle Storie. Mai.


 
“Cecilia ci racconti una delle tue Storie?”

Quante volte ho sentito pronunciare questa frase! Che meraviglia gli occhi dei bimbi incollati alle immagini, tutti “dentro” la Storia.

A volte drammatizziamo, a volte chiacchieriamo, a volte la Storia ci regala stimoli per un lavoro di psicomotrictà, a volte balliamo, cantiamo, seguiamo i suoni degli strumenti…

 

E Infine?
 

Infine “traduciamo graficamente” l’esperienza fatta.
 

Cerchiamo di prenderci un attimo per fissare, per lasciare sedimentare le nostre scoperte, piccole o grandi che siano… 
E allora succede che disegnamo il volo della rondine che siamo di diventati o che trasformiamo i palmi delle nostre mani nelle zampe di un elefante. Tutto può accadere, tutto si può rappresentare!

Qualche esempio?

 
Rappresentazione dei passi degli animali. Esperienza ispirata dalla Storia "Io mi mangio la Luna"
Anni 3, lavoro di psicomotricità fine.
 
 
Creazione dell'albero che sono diventato.
Lettura della fiaba "Il volo delle rondini".
Scuola Primaria
 
 
Creazione collettiva del verde dopo la lettura di "Piccolo blu e Piccolo giallo"
 
 
Rappresentazione libera delle proprie emozioni e del vissuto del laboratorio teatrale.
Biblioteca.
 
 

Il teatro è il nostro sfondo, è il motore dell'azione, è il porto sicuro da cui parto e dove so che approderò, è il mare dove amo nuotare, ma i luoghi in cui viaggiamo sono tantissimi davvero!
 
L'anno si sta concludendo e più osservo le foto, più ripenso ai lavori fatti più sono grata dell'opportunità che ho di svolgere il mio lavoro.
Resta un solo neo nella chiusura di questo anno scolastico: ho molto sofferto quest'anno nel vedere il mio Greggy in una scuola dell'infanzia rigida. Vedevo i lavoretti tutti uguali e stereotipati fatti principalmente dalle maestre e davvero era un dolore, sarò esagerata, ma è così.
Soffrivo nel vedere le schede tutte uguali, i disegni identici... E i bambini sempre seduti, giocare ai tavoli, compilare libri...
E quelle frasi ingenue "Mamma non posso usare il nero, alla maestra non piace. Non lo vuole". Una pugnalata! 
E poi alle recite... Leoni addomesticati, davvero. Altro che libera espressione!
E i genitori che non capiscono, non si interrogano, non lo considerano importante...
"Sono solo lavoretti, sono solo schede." 
Altro è importante per loro. Sanno scrivere il loro nome, ma dove sono le orecchie del compagno e persino le loro non è una certezza. 
No, non è così. Non sono altre le cose importanti. 
Mi dispiace, ma non è così.
 
L'esperienza  creativa ed artistica, specialmente per i bimbi per cui verbalizzare è complesso, è una possibilità di dirsi, ed è un'esperienza di trasformazione di sé e di ciò che c'è intorno a sé (io posso intervenire su ciò che ci circonda ed imprimervi qualcosa del mio essere e di ciò che ho vissuto. Ogni atto di espressione è la possibilità raccontare e allo stesso tempo  di sorprendersi, è qualcosa di inaspettato, che facciamo noi, ma che ci stupisce. Perciò è  occasione per l’educatore ed il bambino insieme. Per una mamma e un bambino insieme.
"Mamma guarda!" in questa frase c'è tutta la scoperta del bambino.
"Maestra guarda", maestra condividi con me la MIA scoperta, la MIA espressione, il MIO io.
Per quello che riguarda noi... Cambieremo scuola.
E io continuerò ad andare a fondo di queste intuizioni, con passione e tenacia. Lo faccio per me (perché la prima ad essere felice sono io!) e per tutti i faccini e facce che incontrerò.
 
 
 
 
 
 
 


martedì 20 maggio 2014

Seguire le loro intuizioni, accompagnarli nell'avventura del conoscere! Greg, tre anni ed una piccola grande passione: il corpo umano!

All'inizio c'è sempre un innamoramento. 
Una scintilla. 
 
 

Tutto è nato qualche giorno fa. 
Il piccolo Greg, tre anni e mezzo, mi ha accompagnato in libreria ed e' rimasto  folgorato da un libro sul corpo umano piuttosto complesso. 
"Mamma lo prendiamo?" Mi chiede.
Io guardo il libro. Complicato persino per me! 
"Greg ma non e' meglio comprare questo?" Domando indicando un libretto di Storie del Bosco... "Oppure questo con le finestrelle e i dinosauri?"
"No mamma voglio questo del corpo umano. Per favore... Voglio imparare come è fatto".
Cedo. Prendo il libro e mentre lo sfoglio alla cassa me lo immagino già archiviato su qualche scaffale... 
Invece...
Invece eccoci qui!
Qualche sera dopo (già in pigiama!) a collaborare anche con papà per realizzare un Corpo umano a misura di Greg!






Dopo aver steso il sorpreso Greg sul foglio e aver ricalcato la sua sagoma eccoci a localizzare tutte le parti del corpo: cervello, occhi, bocca, lingua, ma anche costole, cuore, spina dorsale...
Tutto individuato e rappresentato da lui! 

Un bel lavoro sullo schema corporeo fai da te!
 

 
 

 


Ancora stiamo ultimando il "nostro Greg 2"  anche perché l'appassionante lettura del libro prosegue e i particolari si aggiungono di giorno in giorno...
 
 

 
 

 

Tutto questo per dire?!

Per prima cosa: non fidatevi del retro dei libri! Il nostro recitava: dai 10 anni...
Ma SEGUITE i vostri bimbi, alunni o figli, loro sanno cosa li appassiona... Sanno cosa vogliono conoscere e quando... 
Decliniamo il complesso in semplice e accettiamo le loro piccole e grandi sfide! 
Ci appassioneremo attraverso i loro occhi! 
 
 

 

Buona avventura  a tutte le mamme!
La vita è la più grande delle avventure, ma solo l'avventuriero lo scopre!